martedì 11 gennaio 2011

Appunti di studio - I Grandi Maestri - Capitolo IV


L'interesse di CECIL BEATON(in piedi al centro) per la fotografia emerge già negli anni della sua infanzia, quando, sotto la guida della sua bambinaia, che si dedica a quest'arte per diletto, incomincia a fotografare la sorella.
Fin dall'inizio mostra una predilezione per il ritratto artistico e stilizzato, traendo ispirazione da maestri come il barone de Meyer ed Edward Steichen. Beaton realizza sfondi complessi con materiali d'effetto - specchi o fogli di cellophane - davanti ai quali fa posare i familiari in abiti eleganti. In questi allestimenti, il fotografo inglese pone l'accento non tanto sulla persona o sull'abbigliamento, quanto sui valori estetici dell'atmosfera compositiva rivelando in ciò la sua seconda vocazione: quella di scenografo e di costumista che svilupperà appieno dal 1940 al 1970.
La sua prima mostra fotografica, allestita in una galleria poco conosciuta di Londra nel 1926, riscuote un grande successo che gli vale un contratto con la rivista «Vogue» per la quale, oltre che per "Harper's Bazaar", continua a lavorare come fotografo di moda fino alla metà degli anni '5o. Negli anni '30, a Hollywood, ritrae le dive dei cinema negli ambienti di sapore surreale creati con quinte inutilizzate. Nel 1937 viene nominato fotografo di corte dalla famiglia reale e durante la seconda guerra mondiale lavora come fotografo di guerra per il Ministero dell'informazione britannico. Le esperienze di questi anni modificano lo stile dei suoi ritratti, che, nel dopoguerra, da ricercato e prezioso si fa più diretto e chiaro.





AUGUST SANDER (17 novembre 1876 – Colonia, 20 aprile 1964) fu un fotografo tedesco.
Sander era figlio di un carpentiere che lavorava nell'industria mineraria. Mentre lavorava in una miniera locale, Sander imparò i primi rudimenti della fotografia assistendo un fotografo che stava lavorando per la compagnia mineraria. Col supporto finanziario di suo zio comprò l'attrezzatura fotografica e allestì una sua camera oscura. Svolse il servizio militare (1897 – 1899) come assistente di un fotografo, e gli anni successivi viaggiò attraverso la Germania. Nel 1901 iniziò a lavorare per uno studio fotografico a Linz, diventandone prima socio (1902) e poi unico proprietario. Nel 1910 lasciò Graz e aprì un nuovo studio a Colonia.
Nei primi anni venti Sander si unì al "Gruppo degli Artisti Progressivi" di Colonia e cominciò a pianificare un catalogo della società contemporanea attraverso una serie di ritratti. Nel 1927 Sander, insieme allo scrittore Mathar, viaggiò per la Sardegna per tre mesi, scattando circa 500 fotografie. Comunque, un diario dettagliato dei suoi viaggi non fu mai completato.
Il primo libro di Sander Face of our Time fu pubblicato nel 1929. Contiene una selezione di 60 ritratti tratti dalla serie People of the Twentieth Century (Ritratti del Ventesimo Secolo). Sotto il regime nazista, il suo lavoro e la sua vita personale furono pesantemente limitati. Suo figlio Erich, che era un membro del partito di sinistra Socialist Workers' Party (SAP), fu arrestato nel 1934 e condannato a 10 anni di prigione, dove morì nel 1944, poco prima della fine della sua condanna. Il libro di Sander Face of our Time fu sequestrato nel 1936 e le lastre furono distrutte. Durante il decennio successivo il lavoro di Sander fu rivolto primariamente alla natura e alla fotografia di paesaggio. Quando esplose la Seconda Guerra Mondiale lasciò Colonia e si trasferì in campagna, permettendo così di salvare la maggior parte dei suoi negativi. Il suo studio fu distrutto nel 1944 durante un bombardamento.
Il lavoro di Sander comprende paesaggi, natura, foto di architettura e street photography, ma è famoso soprattutto per i suoi ritratti, come esemplificati dalla serie Uomini del Ventesimo Secolo.






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