giovedì 17 febbraio 2011

Appunti di studio - I Grandi Maestri - Capitolo VI

FRANCO VACCARI 
nasce a Modena il 18 giugno 1936.
Figlio di un fotografo professionista, sin dagli anni in cui frequenta il liceo, coltiva interessi intorno all’arte, in particolare la poesia, la fotografia e il cinema. Frequenta l’Università a Milano, dove completa gli studi scientifici laureandosi in Fisica al Politecnico. Studi e interessi della giovinezza indirizzano e formalizzano quelle ricerche sperimentali che confluiranno da una parte nella produzione artistica d’esordio come poeta visivo dall’altra parte in una sempre più serrata riflessione teorica sui mezzi di comunicazione e il processo artistico.
La sua prima personale è ospitata alla Galleria dell’Elefante di Venezia già nel 1966, ma è con l’Ambiente buio  visiva,e poi con l’Ambiente Geiger e Concerto cosmico che inaugura un’autonoma e personalissima espressione artistica intesa, piuttosto che come opera finita, nel senso di una più ampia azione concettuale a partire dall’ambiente in cui si svolge sino alle possibili interazioni con i fruitori, azione che viene documentata attraverso lo strumento fotografico e che, nella pubblicazione del catalogo (alias, libro d’artista), perviene alla propria restituzione logica e alle proprie evidenze di significato.
In tal senso, il libro "La scultura buia"  può considerarsene a tutti gli effetti il primo esempio.
A queste azioni evento F. Vaccari assegna la denominazione di Esposizioni in tempo reale:
“la differenza fra gli happening, le performance e le esposizioni in tempo reale hanno come elemento caratterizzante la possibilità di retro-azione e cioè del feed-back”(F. Vaccari 1978).
Dunque, l’ambiente non è “spazio della relazione”; l’opera non è un “dato progettato dall’artista” al contrario è un processo innescato dall’artista”. Ad oggi sono trentasette.
Ed è con l’Esposizione in tempo reale n.4. Lascia su queste  pareti una traccia fotografica del tuo passaggio, sala personale al Padiglione Italia della 36° Biennale di Venezia del 1972, che ottiene il primo riconoscimento internazionale, aprendosi al grande pubblico :
“(…) ho esposto una cabina Photomatic (una di quelle cabine per fototessere  che si trovano nelle grandi città) ed una scritta in 4 lingue che incitava il visitatore a lasciare una traccia fotografica del proprio passaggio. Io mi sono limitato ad innescare il processo facendo la prima photostrip, il giorno dell’ inaugurazione:non sono più intervenuto. Alla fine dell’esposizione le strip accumulate erano oltre 6000”.
L'’azione evento di Franco Vaccari demolisce lo status delle fotografia come “mimesi”, “rappresentazione”, per ripristinarne criticamente la natura di “frammento di una esperienza”, “traccia di un accadimento”.
Dal 2004 Franco Vaccari insegna alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.

lunedì 7 febbraio 2011

Esposizione in tempo reale, l'arte RIcerca

“Esposizione in tempo reale, l’arte RIcerca”, è un progetto nato dalla voglia di sperimentare che collega il mio lavoro artistico all’evento mostra che si auto documenta.
Affascinata dallo studio e dall’operare intrapreso già dal 1969 dal celebre artista modenese Franco Vaccari, ideatore delle prime “Esposizioni in tempo reale”,(il quale ha inoltre il merito, col suo libro Fotografia e inconscio tecnologico di essere fra i primi teorizzatori in Italia delle trasformazioni che la fotografia ha determinato nella valutazione degli eventi nella nostra epoca), ho deciso di intraprendere una nuova e personale ricerca, basata su un’ esposizione improvvisata per le vie milanesi. Protagonista di questa indagine è la gente comune che sceglie liberamente di partecipare all’evento mostra, facendosi fotografare e lasciando così una traccia del proprio passaggio .
L’opera esposta è una xilografia intitolata Limite (dim. 100 X 50 cm). La voglia di indagare, di rendere partecipi i cosiddetti “non addetti ai lavori”, che si ritrovano a entrare a far parte dell’opera,diventandone protagonisti e allo stesso tempo autori.
Qui non è il visitatore che va a vedere l’opera in museo, ma è la l’arte che ricerca il visitatore.
Le reazioni sono state molteplici: l’interesse o il non-interesse hanno portato a porre le stesse medesime domande: 
“Che cos’è?”, “Cosa vuol dire?” in primis,
o a fare le stesse affermazioni:
“Io nn capisco niente di arte ma quello lo saprei fare anch’io...”. Per concludersi con il più banale dei quesiti da parte della stragrande maggioranza, (anche da parte di coloro che inizialmente parevano indifferenti o per lo meno diffidenti)“Dove potrò rivedermi?”, “Finirà in TV?” .
È stato interessante, direi anche divertente, cercare di cogliere la reazione più vera di tutta quella gente che ha scelto di partecipare, che si è fermata per un attimo a guardare, cercando di capire e vedere, nel caos della città cosa quei segni e quel colore volessero dire.


-Venditore ambulante,Parco Sempione,Milano,2011-
Esposizione 1/320 sec a f/4,5
Lunghezza focale 29 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato
















-Studente universitario,Milano, 2011-
Esposizione 1/20 sec a f/11
Lunghezza focale 24 mm
Sensibilità pellicola ISO 400
Flash non utilizzato














-Untitled,Milano,2011-
Esposizione 1/10 sec a f/5,0
Lunghezza focale 43 mm
Sensibilità pellicola ISO 1600
Flash non utilizzato












-Studentessa universitaria, Milano, 2011-
Esposizione 1/80 sec a f/11
Lunghezza focale 55 mm
Sensibilità pellicola ISO 200
Flash non utilizzato














-Untitled II, Milano, 2011
Esposizione 1/30 sec a f/11
Lunghezza focale 21 mm
Sensibilità pellicola ISO 400
Flash non utilizzato












-Untitled III, Milano, 2011-
Esposizione 1/125 sec a f/4,5
Lunghezza focale 30 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato
-Studente universitario II, Milano, 2011-
Esposizione 1/30 sec a f/4,0
Lunghezza focale 27 mm
Sensibilità pellicola ISO 320
Flash non utilizzato










-Bibliotecaria Milano, 2011-
Esposizione 1/15 sec a f/4,5
Lunghezza focale 27 mm
Sensibilità pellicola ISO 1600
Flash non utilizzato
-Untitled,Milano,2011-
Esposizione 1/50 sec a f/5,6
Lunghezza focale 34 mm
Sensibilità pellicola ISO 320
Flash non utilizzato














-Studentessa universitaria, Milano, 2011-
Esposizione 1/60 sec a f/5,0
Lunghezza focale 18 mm
Sensibilità pellicola ISO 800
Flash non utilizzato






















- PRIME PROVE (ESCLUSE)-


-Passante,Milano,2011-
Esposizione 1/400 sec a f/4,5
Lunghezza focale 23 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato




























-Venditore ambulante + passante, Milano, 2011-
Esposizione 1/60 sec a f/4,5
Lunghezza focale 25 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato










-Studentessa universitaria II, Milano, 2011
Esposizione 1/50 sec a f/11
Lunghezza focale 48 mm
Sensibilità pellicola ISO 320
Flash non utilizzato











-Non c'è tempo,Milano,2011-
Esposizione 1/400 sec a f/4,5
Lunghezza focale 23 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato








-Untitled II,Milano, 2011-
Esposizione 1/80 sec a f/8,0
Lunghezza focale 24 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato




















-Dettaglio occhi, Milano, 2011-
Esposizione 1/60 sec a f/7,1
Lunghezza focale 51 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato

-Prime prove,Parco Sempione Milano,2011-
Esposizione 1/400 sec a f/5,0
Lunghezza focale 41 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato












martedì 1 febbraio 2011

THE ONLY ONE OF TODAY II


"Senza musica la vita sarebbe un errore." (Friedrich Nietzsche)


-The power of Music, Milano, 2011-
Bianco e nero
Esposizione 1/13 sec a f/5
Lunghezza focale 39 mm
Sensibilità pellicola ISO 1600
Flash non utilizzato












Mia a Vivien: "Cosa porteresti su un'isola deserta?" 
Vivien: "Una cosa sicuramente...la Musica!"





giovedì 20 gennaio 2011

Appunti di studio - I Grandi Maestri - Capitolo V

FRANCO FONTANA

Franco Fontana nasce a Modena il 9 dicembre 1933. Comincia a fotografare nel 1961 - frequentatore dei "Fotoclub", si dedica prevalentemente a un'attività amatoriale, anche se svolge ricerche estetiche su diversi temi. Nel 1963 espone alla Terza Biennale Internazionale del Colore a Vienna; l'anno dopo, "Popular Photography" gli pubblica, per la prima volta, un portfolio con testo di Piero Racanicchi. Tiene le prime esposizioni personali nel 1965 a Torino (Società Fotografica Subalpina) e nel 1968 a Modena (Galleria della Sala di Cultura).
 L'esposizione nella città natale segna una svolta nella sua ricerca. La sua complessa attività e il rilievo internazionale della sua produzione possono essere compendiati in alcune cifre. Gli sono stati dedicati oltre 40 libri, pubblicati da editori italiani, francesi, tedeschi, svizzeri, spagnoli, americani e giapponesi; ha esposto in musei pubblici e gallerie private di tutto il mondo - oltre 400 sono le mostre personali e di gruppo che ha finora tenuto.  Ha ottenuto importanti riconoscimenti e premi, in Italia e all'estero. Ha collaborato e collabora con riviste e quotidiani: Time-Life, Vogue Usa, Vogue France, Il Venerdì (La repubblica), Sette (Corriere della Sera), Panorama, Epoca, Class, Frankfurten Allgemeine, New York Times. 
Tra le tante campagne pubblicitarie da lui firmate, vanno almeno ricordate quelle per: Fiat, Volkswagen, Ferrovie dello Stato, Snam, Sony, Volvo, Versace, Canon, Kodak, Robe di Kappa. Ha tenuto workshop e conferenze all'estero (Guggenheim Museum, New York; Institute of Technology, Tokyo; Accademia di Bruxelles; Università di Toronto; Parigi; Arles; Rockport; Barcellona; Taipei) e in numerose città italiane (tra le tante: Torino, Politecnico; Roma) e ha collaborato con il Centre Georges Pompidou, e con i Ministeri della Cultura di Francia e del Giappone. È direttore artistico del Toscana FotoFestival.
Nel 2006 ha ricevuto la laurea honoris causa in design dal Politecnico di Torino.



martedì 11 gennaio 2011

Appunti di studio - I Grandi Maestri - Capitolo IV


L'interesse di CECIL BEATON(in piedi al centro) per la fotografia emerge già negli anni della sua infanzia, quando, sotto la guida della sua bambinaia, che si dedica a quest'arte per diletto, incomincia a fotografare la sorella.
Fin dall'inizio mostra una predilezione per il ritratto artistico e stilizzato, traendo ispirazione da maestri come il barone de Meyer ed Edward Steichen. Beaton realizza sfondi complessi con materiali d'effetto - specchi o fogli di cellophane - davanti ai quali fa posare i familiari in abiti eleganti. In questi allestimenti, il fotografo inglese pone l'accento non tanto sulla persona o sull'abbigliamento, quanto sui valori estetici dell'atmosfera compositiva rivelando in ciò la sua seconda vocazione: quella di scenografo e di costumista che svilupperà appieno dal 1940 al 1970.
La sua prima mostra fotografica, allestita in una galleria poco conosciuta di Londra nel 1926, riscuote un grande successo che gli vale un contratto con la rivista «Vogue» per la quale, oltre che per "Harper's Bazaar", continua a lavorare come fotografo di moda fino alla metà degli anni '5o. Negli anni '30, a Hollywood, ritrae le dive dei cinema negli ambienti di sapore surreale creati con quinte inutilizzate. Nel 1937 viene nominato fotografo di corte dalla famiglia reale e durante la seconda guerra mondiale lavora come fotografo di guerra per il Ministero dell'informazione britannico. Le esperienze di questi anni modificano lo stile dei suoi ritratti, che, nel dopoguerra, da ricercato e prezioso si fa più diretto e chiaro.



lunedì 10 gennaio 2011

Un viso conosciuto

-gaeTano, Orto Botanico di Brera, Milano, 2011-
Bianco e nero
Esposizione 1/80 sec a f/6,3
Lunghezza focale 55 mm
Sensibilità pellicola ISO 400
Flash non utilizzato

















"Sorridere. Non è ridere.
Il sorriso è qualcosa di più delicato e discreto della risata. Decisamente meglio. Mi piace, mi fa venire in mente qualcosa di dolce, di timido.Mi piace non tanto come parola in sè per sè, quanto per le immagini che evoca." (MikelAlice) 


TRATTO DA: liberamilamente.wordpress.com/2011/01/05/parole-parole-parole/

-gaeTano II, Orto Botanico di Brera, Milano, 2011-
Bianco e nero
Esposizione 1/60 sec a f/6,3
Lunghezza focale 43 mm
Sensibilità pellicola ISO 800
Flash non utilizzato
























-gaeTano III,Orto Botanico di Brera, Milano, 2011-
Bianco e nero
Esposizione 1/80 sec a f/6,3
Lunghezza focale 55 mm
Sensibilità pellicola ISO 400
Flash non utilizzato






















ORTO BOTANICO DI BRERA, MILANO http://maps.google.it/maps?hl=it&tab=wl

venerdì 7 gennaio 2011

nella vita mai dire mai...SCUOLA ICP



Il Centro Internazionale di Fotografia è un museo di fotografia, scuola e centro di ricerca situato a Midtown Manhattan (New York).Fu fondato da Cornell Capa, fratello di Robert Capa.
Dopo la morte prematura di suo fratello e i suoi colleghi  Capa senti la necessità di mantenere il loro lavoro umanitario documentario e di renderlo rilevante e visibile agli occhi del pubblico,  fu cosi che nel 1966 fondò "il Fondo Internazionale per Preoccupato Fotografici".
Nel 1974 fu creato  il Centro Internazionale di Fotografia.

giovedì 6 gennaio 2011

Appunti di studio - I Grandi Maestri - Capitolo III



ERNESTO BAZAN è nato nel 1959 a Palermo.
Ha ricevuto la sua prima macchina fotografica a 14 anni, ed ha iniziato a fotografare la vita quotidiana della sua città natale e le zone rurali della Sicilia. La fotografia è stata molto di più di una semplice professione: una vera e propria passione, una missione nella sua vita.
Le sue fotografie fanno parte di collezioni private e musei fra cui il MOMA e l’ICP di New York, il SFMOMA a San Francisco, il Museo di Fine Arts di Houston, il Center for Documentare Studies all’università di Duke a Durham, il South East Museum of Photography a Daytona, la Fondazione Italiana della Fotografia a Torino, la Biblioteque Nazionale a Parigi e il Museo Rattau ad Arles.
Dal 1992 fino 2006, ha documentato il Periodo Speciale a Cuba. Questo lavoro gli ha dato il privilegio di vincere alcuni fra i più prestigiosi premi internazionali.
Nel 2002 Ernesto Bazan ha creato i BazanPhotos workshop www.bazanphotos.com dando una speciale enfasi all’America Latina. L’insegnamento è diventato una vera passione ed una missione. Diverse centinaia di studenti hanno studiato con lui negli ultimi sette anni.
Vive assieme alla moglie Sissy e ai suoi gemelli Pietro e Stefano e i loro tre cani Diva, Ono e Charlotte a Veracruz in Messico.

http://www.fotoup.net/000Intervista/1805/ernesto-bazan-il-fotografo-poeta




mercoledì 5 gennaio 2011


-L'uomo pensante,Vieste Località Molinella, 2011-
Esposizione 1/64o sec a f/5,0
Lunghezza focale 18 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato









-L'uomo pensante II, Vieste Località Molinella 2010-
Esposizione 1/800 sec a f/4,5
Lunghezza focale 18 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato















-L'uomo pensante III,Vieste Località Molinella, 2011-
Bianco e nero
Esposizione 1/1000 sec a f/4,5
Lunghezza focale 18 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato












"Tutti possono essere tristi, ma la malinconia resta l'appannaggio delle anime superiori". (Fagus) 




-Untitled,Vieste Località Molinella,2010-
Esposizione 1/1000 sec a f/5,0
Lunghezza focale 18 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato




























-Malinconia,Vieste località Molinella,2010-
Bianco e nero
Esposizione 1/800 sec a f/5,0
Lunghezza focale 30 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato






-Luca,Vieste Località Molinella,2010-
Esposizione 1/800 sec a f/5,0
Lunghezza focale 18 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato








-Luca, Vieste, 2011-
Esposizione 1/500 sec a f/5,6
Lunghezza focale 55 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato
























-Luca, Vieste,2011-
Esposizione 1/400 sec a f/6,3
Lunghezza focale 35 mm
Sensibilità pellicola ISO 100
Flash non utilizzato










VIESTE,LOCALITà MOLINELLA 
http://maps.google.it/maps?hl=it&tab=wl